
Psicoterapia: spunti e riflessioni
Anche gli psicoterapeuti soffrono

Lo psicoterapeuta non è quell’essere perfetto e distaccato che dall’alto della sua perfezione si relaziona con i pazienti con una perpetua serenità.
Anche se ha lavorato molto su di sé e ha raggiunto un buon livello di consapevolezza, nella sua vita prova e sperimenta emozioni negative.
Quando affronta un momento di difficoltà nella sua vita privata dovrà essere capace di mettere da parte il proprio dolore per garantire al paziente presenza ed empatia.
Quando ho cominciato a svolgere questo lavoro, mi sono chiesta: “come farò a lavorare nei giorni più difficili?” E i giorni difficili sono arrivati. Perché a tutti capitano nella vita: difficoltà di coppia, lutti in famiglia, problemi di salute…
Prima di essere medico e psicoterapeuta, sono un essere umano e come tale capace di provare dolore. Questo mi permette di capire gli altri e di mettermi nei loro panni allo stesso tempo.
In un colloquio psicoterapeutico devo lasciare da parte i miei dolori e i miei bisogni.
Durante gli studi in psicoterapia si impara a fare diagnosi e mettere in pratica tecniche, ma uno degli aspetti più importanti è lasciare da parte le proprie emozioni e dare priorità al paziente.
Non nascondo che nel mio lavoro tante volte ho avuto grandi esempi di forza.
Ci sono pazienti che si sono rivolti a me quando stavano per toccare il fondo. Hanno avuto un coraggio straordinario non nascondendosi in mille scuse e decidendo di affrontare i problemi confrontandosi con se stessi. Ho imparato molto dalla mia pratica clinica e non sarei ciò che oggi sono se non avessi fatto questo lavoro.
Non dimenticherò mai l’espressione incredula e sorpresa dei pazienti con cui ho espresso ammirazione per il coraggio, la determinazione, la forza che hanno dimostrato.
Questo l’ho sentito perché ho sofferto anch’io. E so cosa vuol dire.
Non dimentichiamo che tutti noi, psicoterapeuti e pazienti, siamo esposti ai dolori che la vita prevede e condividiamo il desiderio di migliorarci e di essere felici.
Grazie a tutti i miei pazienti, che mi hanno insegnato qualcosa attraverso il loro impegno, la loro forza, la capacità di prendere decisioni importanti.