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Psicoterapia: spunti e riflessioni

Dieta ipocalorica: perché non è la soluzione

Dieta ipocalorica

Dieta, che stress!

Il 90% delle persone che seguono seriamente una dieta ipocalorica riescono a raggiungere il peso desiderato, ma rischiano di riprendere tutti i chili persi entro pochi mesi. Questo accade perché dopo un periodo faticoso di numerose privazioni

alimentari si va incontro alla perdita di motivazione e al desiderio di lasciarsi

andare, abbandonando così le abitudini alimentari seguite nel periodo di dieta.

 

Dieta ipocalorica e conseguenze

 

Si può immaginare quanto sia stressante controllare i propri pasti, non cedere ai peccati di gola, pesare ogni alimento. Sicuramente tutto questo risulta ancora più difficile quando una persona decide di affidarsi a una dieta ipocalorica per perdere peso più velocemente o con maggiore efficacia.

Ma che cosa sono di preciso le diete ipocaloriche?

Si definisce ipocalorica una dieta con un regime alimentare che prevede un apporto calorico giornaliero minore rispetto a quello che richiede il nostro organismo giorno dopo giorno. La restrizione calorica severa e il controllo eccessivo della qualità e della quantità degli alimenti non possono però protrarsi per troppo tempo se non si vuole andare incontro a disturbi dell’umore. Senza contare che una diminuzione delle calorie comporta spesso senso di fame, stress, stanchezza e mancanza di energia.

 

Proprio per questo le diete troppo restrittive non possono durare a lungo e quando vengono interrotte lasciano il posto alle vecchie e scorrette abitudini alimentari, portando al recupero di tutti i chili persi e, forse, a prenderne anche di più. Così si provano delusioni, fallimenti, e si ricomincia il circolo vizioso delle privazioni, del contare le calorie, del consultare le tabelle del peso ideale.

 

 

Il dimagrimento non è solo questione di dieta ipocalorica

 

Le diete ipocaloriche non educano quindi ad una sana alimentazione, così come non insegnano a scegliere i cibi in base alle loro proprietà e ai nostri bisogni di salute.

 

In più, dobbiamo ricordarci che dimagrire o ingrassare non dipende tanto da quanto siamo bravi a fare la dieta e da quanto resistiamo alle tentazioni; piuttosto, ha a che fare con la percezione che abbiamo di noi e con l’amore e l’accettazione che dimostriamo nei nostri confronti.

 

Il rapporto che abbiamo con il cibo dipende da molti fattori, tra cui:

  • Le nostre convinzioni di cosa è giusto o no mangiare;

  • La nostra fame (sentiamo una fame di pancia? O di testa? O di cuore…?);

  • L’autostima e il rapporto con il nostro corpo;

  • Il nostro modo di vivere le emozioni.

 

E così scopriamo che ci sono persone che non riescono a mantenersi in un range accettabile di peso perché mangiano per compensazione emotiva. In questi casi, una dieta ipocalorica non risolverebbe definitivamente il problema perché i chili persi verrebbero recuperati prontamente nella fase di mantenimento del peso, se non si saranno trovati mezzi più utili del cibo per affrontare gli stati d’animo negativi.

 

Ritrovare il nostro peso naturale e ricominciare (o cominciare) a piacersi è possibile solo se si impara a mangiare con la consapevolezza di ciò che mangiamo e della natura del nostro appetito.

Se ci mettiamo in gioco a 360 gradi, senza concentrarci sul calcolo delle calorie o sul non cedere alle tentazioni,  ma intraprendendo un vero percorso di cura di noi stessi, saremo oltre la metà dell’opera! E a guadagnarne sarà sia il corpo sia la nostra mente.